IRENE GALITZINE, PRINCIPESSA DELLA MODA

Posted on Luglio 29, 2015

Galitzine, principessa russa, è probabilmente la più famosa rappresentante della moda blasonata dell’Italia nel dopoguerra.

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Irene Galitzine nasce in Georgia, a Tbilisi, nel 1916. Arriva in Italia insieme alla madre negli anni Venti del Novecento, stanziandosi come altri nobili rifugiati russi al Grand Hotel di Frascati. Cresce a Roma, educata secondo le regole della migliore aristocrazia italiana, studia Storia dell’Arte ed è poliglotta. Compie il suo apprendistato presso l’Atelier delle Sorelle Fontana, iniziando come indossatrice e poi come addetta alle pubbliche relazioni. Nel 1949 apre una sua sartoria, dove riproduce fedelmente i modelli dell’Haute Couture francese, sua grande passione.

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Accanto a lei è la premiere Maria Carloni, che proveniva dall’Atelier Ventura, e che guida la sartoria fino al 1968, anno in cui è sostituita dalla nipote Armena. Galitzine respinge l’invito di Giorgetti quando organizza la prima sfilata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, troppo legata com’è alla realtà della moda francese. Il grande salto lo compirà invece proprio quando accetterà di parteciparvi, sollecitata dal marito e dai più fedeli amici. Siamo nel 1959 e Galitzine stavolta presenta una collezione originale e tutta italiana; la collezione è disegnata in collaborazione con Federico Forquet, a farle da indossatrice la Contessa Consuelo Crespi. Il successo di questa sfilata le porta risonanza internazionale e le vale il Filene’s Talent Award come migliore creatrice dell’anno. La definitiva conferma arriva l’anno successivo con quella che è la sua più celebre creazione: il Pigiama Palazzo, com’è definito dalla grande Diana Vreeland; un completo composto da pantalone e casacca con collo e polsi ricamati, in shantung di seta.

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Questa creazione, che porta Galitzine a un successo mondiale, diviene la divisa della moda Chic dei primi Anni Sessanta. Nello stesso anno Irene Galitzine vince l’Oscar della Moda a Milano. L’anno seguente comincia a collaborare con L’atelier il disegnatore spagnolo Elias De Zabaleda. A Milano inaugura la prima boutique Irene Galitzine, nei saloni di Elizabeth Arden in via Monte Napoleone. Nel 1962 nasce la linea Boutique Galitzine-Roma, disegnata rispecchiando il suo fascinoso stile di vita. Irene Galitzine è oramai ambasciatrice dello stile italiano nel mondo, accanto a Emilio Pucci partecipa al primo Italian Fashion Show a Tokio, organizzato da Alitalia presso il Department Store Isetan Co. Jacqueline Kennedy è sua cliente, ma soprattutto sua amica e Galitzine è ricevuta alla Casa Bianca. Disegna i costumi per numerosi film vestendo le dive di quegli anni: Claudia Cardinale ne La Pantera Rosa, di Blake Edwards, e ne Le vaghe stelle dell’Orsa Maggiore, di Visconti; Sophia Loren ne La caduta dell’ìImpero Romano.

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Nel 1968 Irene Galitzine presenta a Pitti la “sfilata della Contestazione”, con le modelle incappucciate, vestite di lamè con preziosi camauri sul viso. Lancia la linea cosmetica Princess Galitzine durante la manifestazione Maremoda a Capri, dedicata alla moda estiva e da spiaggia. Nel 1971 sposta l’atelier in via Veneto, lo spazio è disegnato dall’architetto Mantovani. Il Presidente della Repubblica Italiana, in riconoscimento del suo lavoro, le conferisce nel 1974 il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana. Il 1975 la vede debuttare sul grande schermo, nel film Mahogany di Berry Gordon, dove interpreta se stessa; nel film veste anche tutti gli interpreti compresa Diana Ross.

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Irene Galitzine continua a portare la sua moda nel mondo: nel 1988 Raissa Gorbaciova, Ministro della Cultura, la invita a sfilare a Mosca; nel Teatro Rossija è allestita per la prima volta una passerella di moda. In Russia torna a sfilare nel 1992, portando dieci abiti in puro stile Galitzine a San Pietroburgo. Nel 1992 in occasione delle celebrazioni per i quarant’anni della moda italiana, a Palazzo Strozzi di Firenze è organizzata una sfilata celebrativa, che in seguito è replicata al Museo delle Arti Decorative di Parigi, a Berlino e New York. I suoi abiti sono presenti nelle più importanti collezioni museali, come quella del Metropolitan Museum di New York, del Victoria and Albert Museum di Londra e del Museo del Costume di San Pietroburgo; i suoi capi sono esposti nelle più importanti mostre organizzate in tutto il mondo. A riconoscimento del suo ruolo nella moda, nel 2006 è organizzata a Roma presso l’Auditorium Conciliazione una mostra retrospettiva con tutte le sue creazioni più significative Irene Galitzine, La Principessa della Moda, la mostra approda poi a Napoli presso la Fondazione Mondragone. La principessa stilista si spegne a Roma il 20 ottobre del 2006.

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