JEANNE LANVIN, LA MODA DI MADRE IN FIGLIA

Posted on Giugno 14, 2015

Jeanne Lanvin è stata una delle più importanti creatrici di moda degli anni Venti e Trenta; i tratti caratteristici del suo stile erano l’abilità nell’utilizzo d’intricati ricami, i virtuosismi sartoriali, le decorazioni in rilievo e le fantasie floreali in stile art Decò.

Jeanne Lanvin non nacque in una famiglia agiata e dovette ben presto lavorare; a sedici anni cominciò il suo apprendistato come modista presso Madame Felix a Parigi, eccellendo ben presto in tale arte. Comincerà a diciotto anni il suo cammino indipendente, partendo da una piccola camera di servizio. In questo piccolo spazio crea i suoi meravigliosi cappellini che vende direttamente ai più bei negozi di Parigi; il successo le arride e può trasferirsi così in due camere mansardate in rue Marche St. Honorè. Si sposta ancora in rue Roissy d’Anglase, per poi approdare in rue Faunourg Saint-Honorè, il cuore del futuro impero Lanvin!

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Il successo come modista la proietta nel bel mondo con le sue nobili frequentazioni. Conoscerà e sposerà così il nobile di origini italiane Emilio di Pietro, da cui avrà dopo due anni l’amatissima figlia, Marguerite, figura centrale nello stile e nella fortuna della moda Lanvin. Nei primi anni del Novecento Lanvin aderisce al Syndicat de la Couture, che le conferisce così lo status di couturière. Lanvin aveva l’abitudine di confezionare per la piccola Marguerite dei bellissimi abiti impiegando i tessuti più preziosi dell’atelier; attrae, grazie a quei piccoli capolavori, l’attenzione di numerose donne che cominciarono a chiederne delle copie per le loro figlie. Lanvin cominciò così a realizzare abiti per le nobildonne di tutta Europa, diventando celebre per i suoi abiti “madre e figlia”, immortalati dai disegni di Iribe e nello stesso marchio della Maison.

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Lanvin aveva un approccio moderno e globale alla moda: già negli anni Venti acquistò una fabbrica di tinture, per poi aprire una serie di negozi per la vendita di arredi della casa, di abbigliamento maschile, di pellicce e di lingerie. La sua più importante espansione fu, però, nel mondo dei profumi con il lancio del suo celebre profumo Arpege. Il nome fu suggerito da Marguerite, appassionata di musica e canto, che a sentirne il primo test esclamò: “Pare un arpeggio!”. La bottiglia, la celebre sfera di cristallo nero, fu progettata da Albert Armand Rateau, il disegno che la decora è di Paul Iribe e immortala l’amore della madre per la figlia.

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Lanvin avrà la sua massima fama nel periodo tra gli anni Venti e Trenta, arrivando a impiegare fino a ottocento lavoratori; in ciascuna delle sue collezioni, presenta almeno trecento modelli. Veste le attrici dell’epoca, come Ivonne Printemps, che sceglierà come testimonial per la campagna pubblicitaria del profumo “Pretexte”.

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Negli anni Trenta Lanvin continua a creare abiti col suo stile  inconfondibile e ad espandare la sua azienda; nel 1938 a riconoscimento dei suoi successi riceverà il rosone di Ufficiale della Legion d’Onore.

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Jeanne lanvin scompare nel 1946 a settantanove anni, La amatissima figlia Marguerite assumerà la gestione della direzione artistica della Maison fino alla sua morte nel 1958.

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Ancora oggi la Maison è un punto di riferimento per lo stile e l’eleganza contemporanea ed è, di fatto, la più antica casa di moda parigina.

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