WORTH, LA NASCITA DELLA HAUTE COUTURE

Posted on Maggio 4, 2015

Per tradizione, è con Charles Frederich Worth che nasce la haute couture francese, per come ancora  oggi è intesa, e la nascita della figura del couturier come creatore di abiti in senso moderno. Nelle epoche precedenti il disegnatore di moda lavorava nell’ombra delle sue clienti; umile e anonimo, era costretto a recarsi personalmente nelle abitazioni delle donne che richiedevano i suoi lavori, con Worth invece saranno le signore a muoversi dalle loro case per andare nella sua bottega e attendere pazientemente il loro turno.

Nato nel 1825 a Bourne, una piccola cittadina inglese del Linconshire, da una famiglia della media borghesia, Worth iniziò giovanissimo a lavorare in un negozio di tessuti a Londra.  All’età di vent’anni, con pochi soldi in tasca parte per Parigi e qui trova impiego nel negozio di tessuti Gagelin, dove incontrerà la futura moglie Marie Vernet, per la quale realizza molte delle sue creazioni. Presso i magazzini Gagelin riesce ad aprire un reparto di sartoria di cui diviene il responsabile, e di cui la moglie è la modella: di fatto Marie è la prima mannequin della storia! Nel 1858, Worth decide di mettersi in proprio e, finanziato da un socio di origine svedese, Otto Bobergh, apre un atelier al n.7 di rue de la Paix, assumendo una ventina d’impiegati. Fu uno dei primi a prevedere il successo della crinolina e a determinarne le evoluzioni riducendone l’ampiezza.  Grazie a lui, negli ultimi decenni dell’Ottocento fu abbandonata la silhouette romantica contraddistinta dalla sottogonna e s’impose un nuovo tipo di linea verticalizzante, dove la figura femminile era modulata secondo “serpentine sinuosità” accentuate artificialmente sul dietro, grazie all’uso di una sorta di cuscini, e messe in risalto da vitini da vespa.

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Il suo lancio nella società avviene in seguito all’acquisto da parte della principessa di Metternich, nipote del grande statista del Congresso di Vienna e moglie dell’ambasciatore austriaco, di due suoi abiti. In occasione di un ballo alle Tuileries la principessa ne sfoggia uno suscitando l’ammirazione dell’imperatrice Eugénie de Montijo, consorte di Napoleone III che non tarda a divenire anch’essa affezionata cliente della maison Worth. Per l’Imperatrice Eugenia realizza il primo abito princesse, geniale invenzione di Worth: una veste sciolta e comoda, cucita senza tagli in vita, totalmente differente dagli abiti in voga al tempo composti da gonna e corsetto staccati.

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La maggioranza della sua clientela è però l’alta borghesia, di cui conquista ben presto la stima a tal punto da ottenerne l’incondizionata fiducia; riesce a imporre, per la prima volta nella storia, le proprie idee alle dame determinando così l’inizio dell’Haute-Couture. Da vero e  proprio artista, non lavora su commissione, ma presenta dei modelli frutto solo ed esclusivamente del suo genio e della sua fantasia.

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E’ il primo a decidere di far sfilare i modelli in anticipo rispetto alla stagione, ad apporre etichette con la sua griffe all’interno dell’abito, a utilizzare le indossatrici per presentare le sue creazioni, a fornire i cartamodelli delle sue creazioni sul mercato, evitando così qualsiasi imitazione e a proporre regolarmente nuove fogge cambiando in continuazione tessuti, guarnizioni, modelli.

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Con lui la moda è entrata nell’età moderna, diventando allo stesso tempo impresa creativa e spettacolo pubblicitario. La figura del sarto da questo momento sarà totalmente cambiata, si evolve in quella dello stilista: diventa il padrone della moda, non tiene più conto dei capricci o della struttura fisica della cliente, ma solo delle leggi d’alternanza che egli stesso decreta. Charles Worth muore a Parigi nel 1895 lasciando in eredità ai figli il proprio impero, che, dopo un primo periodo di successi, non riescono a portare avanti, data la concorrenza che negli anni si era andata formando; nel 1953 la maison chiude ed è assorbita da Paquin.

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