L’ABITO PERFETTO
Una delle consuetudini che ho è quella di disegnare l’abito da sposa per le mie amiche più care, l’aver vissuto con loro l’inizio della storia d’amore e il suo evolversi sino alla decisione del grande passo ha sempre in questo momento il suo logico epilogo. Conoscere così bene la persona, il suo carattere, la sua personalità e soprattutto il suo modo di muoversi mi hanno permesso ogni volta di trasformare il loro desiderio nell’abito del sogno. Un abito in cui si sono sentite le più belle della festa, un capo realizzato per loro, unico: come il giorno che si apprestavano a vivere. Disegnato per quell’occasione, nato dall’affetto che nutro nei loro confronti e dall’emozione che provavo a vederle così felici e coinvolte; mai imponendo la mia idea ma piuttosto suggerendo e proponendo. Fortunatamente ho sempre avuto totale e incondizionata fiducia, forse poiché sapevano che la loro gioia sarebbe stata anche la mia. Una gioia e un’emozione che crescono nello svolgersi di un rituale che ha i suoi momenti precisi: scegliere insieme il bozzetto, il tessuto e poi le prove… sino il giorno prima con la fatidica prova di trucco e pettinatura dove davvero l’emozione è palpabile e poi, il giorno fatidico, il momento della vestizione, quasi rito sacro, dove non è più l’abito al centro della mia attenzione e di tutta la mia cura ma la sposa.
Il privilegio di avere un abito speciale non resta solo appannaggio delle mie amiche, ovviamente. Tante ragazze nel corso della mia carriera, si sono rivolte alle sartorie con cui collaboravo o a me personalmente per realizzare il loro sogno e avere un capo disegnato secondo le loro esigenze. Il mio essere cresciuto in sartoria e avere consuetudine dei suoi tempi e modi, oltre ad un consolidato metodo di progettazione e una visione dinamica e contemporanea della moda e della donna, e una spontanea empatia e curiosità verso gli altri mi hanno dato gli strumenti adatti per accontentarle e realizzare il loro abito perfetto.